Templari in catene (XVIII^ edizione – anno 2007)
Sette secoli fa, nell’ottobre 1307, con una massiccia ed accurata operazione di polizia, i Templari presenti in Francia venivano arrestati dalle guardie del re di Francia, Filippo IV il Bello.
Quel momento segnò l’inizio del famoso processo contro l’Ordine del Tempio, che continuò per sette lunghi anni fino a sfociare nel grande rogo sull’Isola degli Ebrei, sulla Senna, in cui morirono il maestro generale Jacques de Molay e numerosi altri dignitari templari.
In questo periodo i Templari vennero tenuti segregati nelle prigioni reali, nelle segrete sotterranee, dove furono incatenati e sottoposti ad ogni sorta di tortura per estorcere loro le confessioni necessarie per condannare l’Ordine ed annullarlo. Non solo, oltre alle sevizie, alle torture, alle condizioni precarie di vita, al peso delle catene, i templari dovevano pagare di tasca propria ben 12 soldi ai loro aguzzini per farsi togliere e mettere le catene ogni volta che venivano interrogati dagli inquisitori; questo per dare una parvenza di spontaneità alle loro confessioni, che sembravano rilasciate senza alcuna costrizione. Le catene, con le torture ed i roghi, simboleggiano in modo perfetto la fine dell’epopea templare, durata ben due secoli, un epilogo di sofferenza che ha consegnato questi cavalieri alla leggenda. In occasione dei 700 anni dalla data degli arresti, la Proloco di Castignano ha scelto il titolo “Templari in catene”.